L’Unione Europea dopo il coronavirus


Non è facile vivere la tragedia del Coronavirus da solo con il silenzio assordante e il vuoto desolante che mi accompagnano giornalmente da quando, il 19 novembre 2019, ho perso la cara meravigliosa Grazia, mia dolce sposa da oltre cinquant’anni, festeggiati il 27 settembre 2019.
Lo stare in casa tra gli indimenticabili ricordi di famiglia per osservare gli obblighi del distanziamento mi hanno portato a rivedere i ricordi ferma- ti dalle foto di famiglia, accumulati in contenitori sempre più ricchi e molto disordinati. Nel sistemare le foto e i video ho rivisto amici e amiche di un tempo insieme alle recenti amicizie.
Una volta sistemati gli album fotografici, nel seguire giornalmente, in aggiunta alle conferenze stampa della Protezione civile, le notizie sulle con- seguenze economiche e finanziarie della pandemia, mi è venuta l’idea di ri- prendere il libro da me curato nel maggio 2019, La visione dell’Europa e del suo futuro, proprio per facilitare in me il collegamento tra quello che veniva riportato all’epoca come possibile futuro e quello che, ahimè, si stava abbat- tendo su tutti noi Italia, Europa e mondo intero.
Ogni mattina, all’appuntamento con il web, arrivo dopo la colazione e lancio il messaggio di ricerca su Google: «Ultime notizie su Europa e Coro- navirus». All’istante si visualizza la risposta riportante una serie di link dei suggerimenti forniti, che rappresentano le diverse informazioni tempo per tempo rese disponibili su internet.
L’intreccio delle crisi sanitaria ed economica a livello nazionale, europeo e mondiale è evidente. C’è solo l’imbarazzo della scelta dei diversi argomen- ti, che viene aiutata dai riferimenti forniti su Google in ogni annotazione attraverso la data della notizia riportata, della fonte e di qualche cenno sul contenuto.
Un rapido sguardo mi rende evidente che c’è la necessità di approfondi- re la ricerca, eventualmente rinviando il mio personale giudizio dopo la lettura di quotidiani cartacei o online e la maturazione di altre riflessioni su questa crisi globale, causata dalla rapida diffusione in tutto il mondo.
La pandemia sta esasperando ancor di più intere popolazioni strette dalla morsa sanitaria del virus con migliaia di morti e da quella ancor più stringente della crisi economica, con pesanti conseguenze sulla vita quotidiana di lar- ghe fasce della popolazione.

In questa terribile doppia morsa sanitaria ed economica si concentri lo sforzo congiunto a livello di istituzioni europee e nazionali per mettere in atto ogni misura di intervento diretto a ridurre gli effetti devastanti della pandemia, con la tempestività necessaria per non far crollare le condizioni di vita delle popolazioni più indifese e aumentare a dismisura la sfiducia verso i governi nazionali e l’azione dell’Unione Europea.
In queste condizioni di forte instabilità è necessario un supplemento di informazione di più ampio accesso, specie per i giovani e i non addetti ai lavori, in modo che possa essere agevolata, nei diversi ambienti locali, la conoscenza delle notizie vere e dei dati economici validati, come pronta e forte difesa, rispetto alle fake news e alla cattiva e imprecisa informazione economica usata a fini politici, per assicurare un corretto funzionamento delle nostre società democratiche.
L’Unione Europea, nel suo lungo percorso, ha attraversato crisi profon- de sia istituzionali che finanziarie, con periodi di grande crescita e di profon- da tensione, proprio perché sin dall’inizio ha sempre dovuto dipendere dalla diffusa applicazione del principio della unanimità delle decisioni importanti, traguardo sempre più difficile da raggiungere con l’aumento del numero dei Paesi membri.
Proprio la ricerca di collaborazioni per realizzare questa iniziativa edito- riale mi ha offerto la piacevole occasione di contattare amiche e amici che non sentivo da tempo e illustrarla a loro, frutto del colloquio con il caro Gino Dato, editore e stimolatore di validi progetti editoriali (di qui la deno- minazione Progedit, acronimo per Progetti editoriali, prescelta per la casa editrice). La prima idea maturata è stata di realizzare un instant book la cui base sia il recente e vivo dibattito di legittimazione della politica espansiva dell’Eu- ropa che si sta sviluppando dalle proposte esposte da Mario Draghi nella recente intervista al «Financial Times».
L’intento, condiviso da tutti gli invitati, è di favorire la diffusione della discussione sul tema «L’Unione Europea dopo il Coronavirus» attraverso la collettanea di vari autori con diverse esperienze, predisposta sotto forma di un instant book offerto gratuitamente (open access) sul sito della casa editrice, e poi con la parallela edizione cartacea, entrambi con una specifica destina- zione per i giovani. Un obiettivo, questo, prioritario già perseguito nella presentazione del precedente libro, La visione dell’Europa e del suo futuro, in diversi contesti, ultima nel dicembre 2019 a Roma nella rassegna «Più libri più liberi».

La pronta e preziosa adesione degli amici e degli studiosi invitati mi ha notevolmente agevolato nella fase di impostazione dell’iniziativa, distin- guendo due parti della raccolta: la prima è orientata alla descrizione delle più gravi crisi europee prima della Covid-19, focalizzando problematiche che si stanno riflettendo anche nella gestione delle gravi ripercussioni economiche dell’attuale pandemia; nella seconda parte compaiono le osservazioni, propo- ste e informazioni sulle misure economiche che le istituzioni europee stanno adottando o dovrebbero adottare per fronteggiare la Covid-19.